Chiamasi tirannide il governo di uno solo, che esercita un potere dispotico, che può essere oppressivo e crudele oppure illuminato e filantropico.
La t. si affermò nel mondo greco a partire dal VII sec. a.C. come risposta alla necessità di riportare la pace sociale nelle poleis sconvolte da lotte intestine.
Fino al VI secolo incluso, la t. rimase un fenomeno interno all’aristocrazia: lottando fra di loro per la conquista del potere, le famiglie aristocratiche si impegnavano in una politica populista demagogica finalizzata a guadagnarsi il sostegno delle masse.
Generalmente, il tiranno considerava la polis come una sua proprietà privata e perseguiva i suoi interessi giungendo perfino ad instaurare un governo dinastico, anche se non raramente governava in modo saggio ed equilibrato. Solo a partire dal V secolo, con l’affermazione della democrazia, il popolo divenne soggetto politicamente attivo e responsabile e, da quel momento, la t. venne vista come la forma peggiore di governo, antitetica alla democrazia.
Nel medioevo si attribuiva l’appellativo di tiranno al papa o all’imperatore, che non avevano riguardo per nessuno. Anche oggi si usa il termine tiranno nella sua accezione negativa.
18. Teocrazia
15 anni fa
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